domenica 10 gennaio 2010


Elwë, signore dei Teleri, colui che diverrà re Mantogrigio, Elu Thingol nella lingua degli Elfi grigi, spesso andava di là dai grandi boschi a cercare Finwë, suo amico, nelle sedi dei Noldor; e accadde una volta che passasse solo, al lume delle stelle, per il bosco di Nan Elmoth, e quivi d'un tratto udì il canto di usignoli. Allora un incantesimo scese su di lui, che rimase immobile; e laggiù lontano, oltre le voci dei lòmelindi, udì quella di Melian, la quale gli colmò il cuore di meraviglia e desiderio. E dimenticò affatto il suo popolo, e i propositi della sua mente e, seguendo gli uccelli nell'ombra degli alberi, penetrò nelle profondità di Nan Elmoth e si sperdette. Alla fine, però, giunse a una radura aperta alle stelle, e qui stava Melian; e dal buio egli la contemplò, e la luce di Aman era sul volto della donna.
Questa nulla disse; ma, pieno com'era di amore, Elwë venne a lei e la prese per mano e improvvisa una malia fu su di lui, e così rimasero mentre lunghi anni venivano scanditi dalle stelle rotanti sul loro capo; e gli alberi di Nan Elmoth crebbero alti e scuri prima che pronunciassero una sola parola.

Non direi mai che la più grande storia d'amore mai scritta da Tolkien non sia quella fra Beren e Luthien, sicuramente è quella preferita da tutti, ma io mi schiero fuori dal coro, io metto al primo posto quella dei genitori della bella Luthien, io dico che la più bella love story del Silmarillion è la storia di Thingol, re del Doriath, e Melian la maia. Il loro incontro tra gli alberi scuri del Nan Elmoth viene ripreso in seguito ma non eguagliato in magia. Melian non fugge come sua figlia, il loro è l'incontro tra due anime, un incantesimo che li tiene immobili per un tempo interminabile, gli occhi fissi in quelli dell'altro e per tutto il libro essi sono insieme, mai separati e nel momento in cui Thingol incontra la morte, anche Melian scompare dal racconto. Sono una cosa sola. Thingol e Melian.

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