domenica 24 gennaio 2010

Avatar: Eywa e la bellezza della natura


La nostra società, è un dato di fatto, ha perso il contatto con il mondo che la circonda. E di questo Jake Sully, ex marine costretto su una sedia a rotelle, se ne rende conto solo nel momento in cui entra nel mondo dei Na'vi e ne apprende non solo gli usi, ma anche la filosofia di vita.
Il popolo Na'vi, infatti, non solo è profondamente immerso nell'ambiente quasi onirico di Pandora, ma ne è letteralmente una parte, connesso ad esso, alla sua flora e alla sua fauna, ad un livello fisico. Lo Tsahaylu, tramite fra il sistema nervoso e l'ambiente esterno, è la metafora di questo legame indissolubile e la cosa che, a mio parere, rende il film tanto profondo, trasformando la storia d'amore tra un indigena e un colonialista, in qualcosa di più, in una straordinaria ed emozionante dichiarazione d'amore per la natura.
E davvero vorrei poter dormire 6 anni e ritrovarmi a Pandora.

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