"Sono innamorato di te", replicai "Certo che lo sei", confermò. "Capisco benissimo, perchè anch'io sono innamorato di me. Il fatto che non rimanga incantato a guardarmi davanti allo specchio più vicino richiede un'enorme dose di autocontrollo da parte mia"
[da IL VAMPIRO DI BLACKWOOD]
A pronunciare questa incredibile dichiarazione di "autostima" è il Vampiro Lestat, protagonista di 4 libri delle Cronache dei Vampiri e costantemente presente negli altri., personaggio amato più di tutti dalla sua creatrice Anne Rice e dalla sottoscritta. Alto, biondo e dalla risata fragorosa, lui è quanto di più negativo ci possa essere: crudele, egoista, arrogante, vanitoso, presuntuoso, ardito e menefreghista, gode nell'uccidere e nello sfidare le regole, ma più di ogni altra cosa vuole essere ammirato ed amato da tutti. Eppure non si può non amarlo totalmente e incondizionatamente, si rimane affascinati e ci si innamora di lui, proprio come i suoi compagni vampiri, i suoi amanti Louis e David, il suo maestro Marius, Armand che lo ama e odia e persino Akasha, la regina dei dannati.
Come si può non amare Lestat?
E scusatemi se, nonostante non sia di quelle che lo brucerebbero sul rogo, leggendo del romantico ma leggermente floscio Edward Cullen, immagino la scena in cui il mio biondo "principino viziato" lo riduce in cenere con una risata delle sue e, dopo aver afferrato Bella, con il suo irresistibile accento francese: < Forse, cheriè, dovresti imparare cos'è un vero vampiro...il luccichio è terribilmente demodè > gli dice, per poi donarle il suo sangue.
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